Cura il reflusso esofageo con queste radici: ecco quali

Per contrastare il fastidioso disturbo legato al reflusso esofageo, oltre che a seguire una dieta equilibrata e decisamente povera di grassi, si può intervenire a tavola con il consumo di alcune radici. Iniziamo intanto parlando del reflusso gastroesofageo; si tratta di un disturbo fastidioso che comporta la risalita del contenuto acido dello stomaco nell’esofago. I sintomi “tipici” che caratterizzano questa condizione sono il bruciore di stomaco, l’acidità e il rigurgito di contenuto gastrico, talvolta che arriva sino alla bocca.

Oltre a questi si possono però anche presentare sintomi cosiddetti “atipici”, come la tosse secca stizzosa, gli attacchi di asma, di raucedine, l’abbassamento della voce, la necessità di schiarirsi sempre la gola e problemi di insonnia. Tale patologia è purtroppo in crescita anche tra i più giovani in tutti i paesi europei dove interessa dal 10% al 20% della popolazione.

Le ragioni di questo disturbo sono sicuramente da ricercarsi negli stili di vita (poca pratica di attività fisica, abuso di tabacco, eccesso di alcol, ecc), nell’alimentazione, ma anche negli stati di ansia e di stress, fattori che giocano un ruolo davvero importante quanto la familiarità e le disfunzioni anatomiche o funzionali. Per poter combattere i disturbi della digestione come il reflusso gastroesofageo, oltre all’alimentazione si può intervenire con il consumo di alcune radici che elencheremo e spiegheremo in seguito.

  • La radice di Scorzanera: si tratta di un ortaggio poco conosciuto appartenente alla famiglia delle Asteracee, di cui fanno parte anche i carciofi e i girasoli. La parte commestibile di questa pianta sono proprio le radici, che hanno un sapore amarognolo ma decisamente gradevole e che possono essere consumata a tavola in svariati modi, quasi sempre cotte. La scorzonera è in generale un’ottima alleata della nostra salute in quanto ricca di vitamine e di sali minerali, e vanta numerosi benefici per l’intero organismo. Tra questi, riesce a migliorare la circolazione sanguigna, la crescita e la qualità dei capelli favorendo la digestione e il transito intestinale.
  • La radice di Kuzu: una pianta selvatica rampicante caratterizzata dalle radici particolari da cui si estrae l’amido con cui viene preparata una sorta di farina, solubile e digeribile. Questa radice è considerata un vero e proprio gastroprotettore naturale in quanto svolge un’azione antinfiammatoria e disinfettante sulla mucosa intestinale agendo sui succhi gastrici e riducendo dolori e bruciori allo stomaco.

  • Lo Zenzero. Questa radice, conosciuta anche come ginger, è una pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle Zingiberaceae. È dotato di rizoma, cioè di una modificazione del fusto con principale funzione di riserva, che viene utilizzata per aromatizzare i piatti e per bevande calde. Grazie alle sue proprietà antibiotiche esso è un valido alleato di stomaco, intestino e cuore; è efficace anche contro l’inappetenza, la digestione lenta, la gastrite, la flatulenza e il gonfiore intestinale.
  • La curcuma: una spezia indiana dal colore giallo-arancio e dall’aroma penetrante che è ricavata dalle radici della Curcuma Longa, fatte prima bollire per diverse ore poi essiccate in grandi forni. Il suo gusto forte e amarognolo la rende perfetta per alcuni piatti e bevande. Essa, oltre ad essere saporita, è anche ricca di proprietà benefiche per l’intero organismo ed è una sostanza naturale procinetica che aiuta la motilità delle vie dell’apparato digerente migliorando i sintomi del reflusso gastro-esofageo.