Ritirato lotto di carne di scottona: fate attenzione

In questo ultimo periodo non si parla d’altro. Il Ministero della Salute ha pubblicato proprio in questi ultimi giorni, un ennesimo richiamo alimentare. Proprio così, purtroppo non è inusuale che qualche lotto di un determinato prodotto sia oggetto di richiamo da parte del ministero della salute, in questo caso, oggetto del richiamo è stato un lotto di confezioni di hamburger di scottona. Ecco di seguito tutti i dettagli su marca, lotto ed ovviamente anche i motivi che hanno portato al richiamo di questo di prodotto.

Dopo la segnalazione di diversi supermercati, il ministero della salute, si è subito messo in moto per cercare di arginare il problema ed arrestare il commercio della carne di scottona il prima possibile. Prima di procedere con le informazioni sul ritiro, è bene puntualizzare e far capire a voi lettori, cosa sia realmente la carne di scottona. La scottona non è né una razza di manzo, come ad esempio la chianina, né un taglio, come ad esempio il filetto o lo scamone.

Il termine fa riferimento all’età dell’animale stesso nel momento in cui è prossimo alla macellazione, per essere più precisi, possiamo identificarlo in una femmina di bovino relativamente giovane (ovvero tra i 15 e i 22 mesi) che non abbia ancora partorito. Le confezioni di hamburger di scottona richiamate dal ministero, appartengono al lotto 664258 e vendute in confezioni da 250 g. per quanto riguarda il motivo del richiamo, quest’ultimo è da rintracciarsi in un errore avvenuto in fase di etichettatura il quale, ha portato ad indicare un’errata data di scadenza.

Per interderci meglio, la data di scadenza riportata nella confezioni di hamburger ritirati fa riferimento al 02/04/2023 mentre quella corretta è il 02/03/2023. Esattamente un mese prima, tempistiche da non sottovalutare in nessun ambito, a maggior ragione quando si tratta di carne. Di conseguenza, data l’esistenza di quest’errore, gli esperti consigliano fortemente, a scopo precauzionale, di non consumare il prodotto oltre la data di scadenza corretta oppure di riportarlo presso il punto vendita nel quale è stato acquistato per un eventuale rimborso.

I pericoli maggiori legati al consumo di carne scaduta sono da rintracciarsi soprattutto nella possibile presenza di stafilococchi e salmonella. In questi casi si va generalmente incontro ad alcune manifestazioni di gastroenterite, le quali si possono manifestare anche a distanza di poche ore dal consumo della carne scaduta. Ovviamente, come accade per tutti i tipi di alimenti, I sintomi, così come le conseguenze, sono variabili a seconda della quantità assunta e del soggetto.