E’ allerta per le fragole italiane: ecco sta accadendo

Avrete sicuramente notato come gli effetti dei cambiamenti climatici continuano a condizionare il territorio nazionale con ripercussioni non solo sulla vegetazione ma anche sui frutti. Per capire come stiano repentinamente cambiando le stagioni, basti pensare alla nutrita presenza di fragole sulle tavole di tutti gli italiani nonostante manchino ancora ben più di due mesi alla loro maturazione vera e propria, un largo anticipo oserei dire.

La stagione di tanti frutti tra cui appunto le fragole è la primavera. Anche se ci sono stati diversi assaggi di giornate primaverili non è ancora ufficialmente arrivata. Per essere più precisi, anche se a noi avere qualche giornata di sole in più non dispiace, non ci rendiamo conto che tutto ciò non è altro che un campanello d’allarme. Il clima, insomma, sembra davvero impazzito e ha portato con se una serie di fioriture fuori stagione.

Tra queste si segnala l’arrivo delle fragole con largo anticipo, come testimoniano le tante foto e segnalazioni che ritroviamo tutti i giorni sui social, da Facebook a Twitter, passando per Instagram, ci sono una miriade di immagini che mostrano la presenza di fragole in Italia già a febbraio e nei primi giorni di marzo. L’arrivo anticipato delle fragole, come accennato in precedenza, è il segnale della profonda crisi climatica in atto. A causa dell’aumento delle temperature medie, durante l’inverno ci sono state fioriture anticipate di alberi di limoni, di pesche, ma anche di ciliegie.

Questa particolare situazione non crea confusione solo a noi esseri umani, ma anche le api e altri insetti impollinatori si trovano abbastanza disorientati, con conseguenze negative per tutto l’ecosistema. Le fragole vengono utilizzate molto in cucina, ad esempio per preparare alcuni dei piatti tipici della tradizione regionale italiana. Quest’ultime, pur essendo considerate dei veri e propri frutti dal punto di vista nutrizionale, in realtà non lo sono dal punto di vista botanico, poiché i frutti che possono essere chiamati tali, sono i cosiddetti acheni, ossia i semi gialli che si notano sulla superficie della fragola.

La parte rossa, in poche parole, altro non è che il ricettacolo ingrossato del fiore con più pistilli, ognuno dei quali tende a svilupparsi, formando un achenio dopo la fecondazione. Inoltre, molti non sono a conoscenza del fatto che le fragole comunemente coltivate ai giorni nostri, non sono altro che degli ibridi, i quali derivano dall’incrocio di due o più varietà di fragole originarie sia dell’Europa che dell’America. Infine, l’Italia nel 2018 è stata classificata al settimo tra i più grandi produttori europeo di fragole.