La liquirizia alza la pressione: ecco spiegato il perchè

Chiunque soffri di ipertensione sa bene che l’alimentazione è uno dei principali motivi della nascita di questo disturbo. È stato dimostrato grazie a diversi studi scientifici, infatti, che una dieta squilibrata e uno stile di vita sicuramente poco sano hanno delle conseguenze rilevanti nel controllo della pressione sanguigna. Di conseguenza, adottare un’alimentazione sana ed equilibrata è sicuramente una delle soluzioni  più efficace e corrette per evitare l’insorgenza di particolari rischi.

Tuttavia, non tutti sanno che esistono alcuni tipi di alimenti che all’apparenza innocui ma che in realtà possono rivelarsi potenzialmente pericolosi per chi soffre di pressione alta. Non vi resta che proseguire con la lettura dell’articolo per capire di quali alimenti stiamo parlando. Sicuramente, un prodotto alimentare da menzionare è la liquirizia. Benché sia un dolciume molto amato sia dai grandi che dai più piccioli e disponibile per uso alimentare in diverse forme, dovete necessariamente sapere che la liquirizia e la pressione hanno un legame molto particolare.

Questo perché la liquirizia presenta sia diverse proprietà benefiche sia delle particolari controindicazioni. Vediamo quali. Da un lato la liquirizia sembra un’efficace soluzione se si soffre di problemi digestivi e anche per chi combatte malanni stagionali, come la tosse e il mal di gola, dall’altro lato non si possono non menzionare gli effetti negativi che la liquirizia comporta sulla pressione arteriosa. È stato dimostrato, infatti, che un consumo abbastanza elevato di questo prodotto abbia come conseguenza quello di alzare la pressione.

Dunque, possiamo facilmente dedurre che il consumo di liquirizia non sia assolutamente un problema per chi soffre di pressione bassa ma, al contrario, diventa un fattore sicuramente rischioso per i soggetti ipertesi. Se ci basiamo sui diversi studi condotti riguardo il rapporto tra la liquirizia e la pressione alta, si potrebbe facilmente dedurre che la causa scatenante di questo effetto collaterale sia da attribuire al potere dolcificante della liquirizia e, in particolar modo, della glicirrizina. Quest’ultimo è il principio attivo che conferisce alla liquirizia il suo inconfondibile sapore.

Il glicoside impedisce ad un particolare enzima (l undici-B-idrossisteroidi-deidrogenasi) di metabolizzare in maniera opportuna gli ormoni aldosterone e cortisolo. L’inattività di questo enzima fa sì che questi ormoni aumentino la propria attività. Questo può portare ad un innalzamento della ritenzione di sodio e, di conseguenza, anche alla perdita di potassio. Tutto ciò si ripercuote, però, in maniera decisivamente negativa sui reni. La conseguenza di ciò, appunto, è che si tende ad aumentare la pressione arteriosa.