Ecco le peggiori marche di caffè al supermercato: la LISTA

Sono tantissime quelle persone che saltano il primo pasto della giornata, ovvero la colazione, ma quasi nessuno rinuncia ad un ottimo e un buon caffè. Esso può essere sia in cialde o macinato, sicuramente l’importante è che sia buono. Tuttavia, tra le varie marche di caffè disponibili al supermercato, dovete stare molto attenti a quello che scegliete. In particolar modo, dovete prestare attenzione alla presenza o meno di acrilammide.

In generale, il caffè è diventato un prodotto a cui ormai pochi sanno rinunciare. Può essere consumato sia prima che dopo i pasti, la cosa certa è che nessuno è in grado di rinunciarci. Esso aiuta a dare la carica per iniziare la giornata nei migliori dei modi. Come ben sapete, in commercio ne esistono di diverse tipologie, ognuno ovviamente con i suoi pro e contro. Dunque, prestate attenzione a questo articolo perché adesso vi diremo le caratteristiche di un pessimo caffè.

Innanzitutto, per valutare se un caffè è di ottima qualità o meno bisogna considerare tre criteri fondamentali , ovvero l’aroma, il sapore e l’acidità. Questo perché un caffè di qualità deve essere profumato e rotondo, non troppo acido, né troppo amaro, né troppo intenso. Dovete sapere anche che il caffè, in alcuni casi, può essere soggetto alla contaminazione di diversi pesticidi. Questo perché la stessa pianta è soggetta a numerose malattie. Tra di esse possiamo menzionare la cosiddetta “ruggine del caffè”, una malattia causata dal fungo Hemileia vastatrix.

Nella maggior parte dei casi, i coltivatori per cercare di contrastarla usano delle sostanze fitosanitarie, di cui però non si riscontrano tracce nei test. Per cercare di contrastare questa malattia che può colpire il caffè, un passaggio molto importante è dato alla tostatura. Essa è effettuata a circa duecento gradi. La sua caratteristica è quella di distruggere la maggior parte delle molecole di pesticidi eventualmente presenti, anche se non si può escludere un loro utilizzo.

Un difetto della tostatura, però, è che essa è in grado di formare gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA). Essi sono pericolosi perché sono considerati cancerogeni dalle autorità sanitarie competenti. Ma va precisato che essi non sono presenti in tutte le marche di caffè. Dobbiamo infine dire che alcuni tipi di caffè potrebbero essere contaminati dall’acrilammide, ovvero una sostanza che si forma durante la tostatura. È pericolosa perché viene considerata un sospetto cancerogeno.