La vitamina B9, conosciuta comunemente come acido folico, fa parte del gruppo delle vitamine idrosolubili, ovvero quel particolare tipo di vitamine che non possono essere accumulate dal nostro organismo, ma devono essere regolarmente assunte attraverso l’alimentazione. La vitamina B9 tende a distruggersi in presenza di calore eccessivo e a disperdersi nel momento in cui si trova a stretto contatto con l’acqua. L’acido folico, è di importanza fondamentale per le donne in stato di gravidanza poiché questa vitamina tende a proteggere e favorire lo sviluppo dell’embrione.
Inoltre, non dobbiamo dimenticare che è anche fondamentale per la corretta sintesi delle proteine e del DNA nonché per la formazione dell’emoglobina. La sua giusta presenza di questa vitamina nel nostro organismo, contribuisce anche a prevenire molti rischi alla nostra salute, i quali riguardano in particolar modo l’ambito cardiovascolare. Per assumere la vitamina B9, dobbiamo ingerire dei particolari alimenti, dove si trova appunto in grandi quantità.
Tra questi ricordiamo ad esempio le verdure a foglia verde, come la lattuga, i broccoli, gli spinaci e gli asparagi, ma la ritroviamo anche nel fegato, nel latte, in alcuni cereali e in alcuni frutti come per esempio le arance, i kiwi e i limoni. Per quanto concerne invece il fabbisogno giornaliero di vitamina B9, il nostro corpo ha bisogno di circa 0,2 mg di acido folico. Come accennato in precedenza però, durante la gravidanza, è opportuno che le future mamme assumano molto più acido folico.
Per essere precisi, i medici consigliano di assumerne una quantità doppia dal momento che il feto utilizza le riserve materne di acido folico. Vi possono essere dei casi in cui un soggetto abbia carenza di vitamina B9. Questa mancanza deriva principalmente da un abuso di alcol, dall’insorgenza di alcune patologie come ad esempio il diabete mellito insulino-dipendente e la celiachia. Quest’ultima in particolar modo tende a provocare una produzione ridotta di globuli rossi nel sangue, con conseguente sorgenza di anemia.
Per le donne in stato di gravidanza la carenza di acido folico è più rischiosa, poiché può avere effetti negativi sul corretto sviluppo del sistema nervoso del feto. In alcuni casi una carenza elevata di vitamina B9 può anche arrivare a provocare la nascita di bambini prematuri e con la spina bifida. Quando si verifica l’esatto contrario, ovvero un eccesso di questa vitamina, è difficile che si verifichino problemi di salute. Questo perché accade che le quantità oltre i limiti presenti nel nostro organismo vengono presto espulse attraverso le urine.