La calendula, non è altro che una pianta dalla radice fittonante, dal fusto ramificato (di circa 50 cm) e ricoperto da una lieve ma omogenea peluria. Per quanto riguarda le foglie, possiamo dire che a differenza di altre piante, sono molto spesse, lanceolate con margine intero o leggermente dentato. I fiori invece, sono dei capolini con colore variabile tra cui troviamo maggiormente il giallo e l’arancione e compaiono in primavera estate. La pianta strofinata emana un gradevole aroma. La calendula è una pianta rustica, che si adatta facilmente alle condizioni di diversi ambienti e terreni.
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Può essere coltivata anche in collina fino a 600 m di altitudine, in zone però che hanno una buona esposizione. Si rinviene più comunemente allo stato selvatico nell’Italia meridionale. Infine, alcune varietà possono presentare delle caratteristiche insolite e particolari, queste solitamente sono quelle coltivate nei giardini e presentano fiori più grandi e colorati. Per quanto concerne le sue proprietà, vari studi condotti da importanti università, hanno provato che contiene alcune scostante tra cui di maggior spicco troviamo i triterpeni, i flavonoidi, i polisaccaridi, i carotenoidi, i fitosteroli e vari olio essenziali.
Ma troviamo anche i mucillagini, l’acido salicilico ed infine anche delle sostanze amare. Viene utilizzata generalmente come tintura madre o macerato glicerinato, per combattere le disfunzioni dell’apparato genitale femminile, poiché grazie ad alcune delle proprietà appena citate, aumenta le mestruazioni scarse e diminuisce quelle abbondanti. Ha azione antispasmodica sui dolori mestruali e addominali.
Possiede anche la proprietà antinfiammatoria, la quale agisce sulle irritazioni delle mucose, data la presenza delle mucillagini, ed è quindi indicata in caso di colite, di gastrite, di ulcere e di qualunque patologia a disturbi di tessuti interni. Grazie alle molteplici sostenne contenute in essa, può vantare proprietà antinfiammatorie, antisettiche, cicatrizzanti, rinfrescanti, emollienti e dermopatiche, le quali la rendono il rimedio elettivo per le scottature solari, le ferite, gli arrossamenti e le irritazioni della pelle, delle ulcere della bocca, inoltre ha anche un effetto notevole benefico sulle infiammazioni gengivali.
Attenzione però, non bisogna farsi abbindolare dalle molteplici proprietà benefiche sopra citate. La calendula possiede anche delle controindicazioni. Per quanto riguarda l’assunzione, le ricerche condotte fino ad adesso non hanno riscontrato nessuna grave controindicazione, ma ciò non significa che non né possieda. Come sappiamo ogni organismo è diverso, in ognuno di noi, può generare un effetto diverso. Uno dei pochi casi in cui questa pianta è risultata dannosa riguarda il fattore allergico. Alcuni soggetti possono essere allergici ad una sostanza contenuta in essa, mi riferisco alla elenalina.