La glicemia corrisponde al calcolo “medico” del livello di glucosio presente nel sistema sanguigno, che definire uno dei valori maggiormente dediti a controlli in senso assoluto, della medicina moderna. Questo perchè i pazienti che presentano effettivi livelli di glicemia alta sono sempre di più, le motivazioni che provocano questo aumento sono disparate e diversificate. Risulta essere fondamentale il calcolo e l’entità dei cibi che sono soggetti a far salire questo valore ed a causare in modo specifico problematiche molto diversificate ma tutte inerenti a valori eccessivamente alti (condizione nota come iperglicemia). Cosa non bisogna bere, se si soffre di glicemia alta?
Allerta glicemia: ecco cosa non devi mai bere, attenzione
La glicemia non è considerabile “negativa” in senso effettivo, in quanto come ogni nutriente, nelle giuste quantità, è essenziale per il corretto nutrimento dell’organismo, in quanto la sua funzione che viene generata solo in minima parte dal cibo e dalle bevande che ingeriamo.
Il nostro organismo necessita infatti di una quasi mai definita quantità di zuccheri (glucosio) sintetizzata da varie fasi dell’organismo umano. Chi però soffre di iperglicemia ha una naturale difficoltà nel “tenere” bassi i valori di zuccheri del sangue.
Per questo motivo, chi soffre di iperglicemia (che è una delle condizioni “tipiche” dei diabetici di tipo 2) deve tenere sotto controllo i valori, e di conseguenza anche ciò che si beve deve essere opportutnamente attenzionato.
Acqua, succhi di frutta 100 % naturali (magari fatti in casa) contribuiscono sicuramente a ridurre i valori glicemici, di contro vanno assolutamente evitati gli alcolici, le bevande zuccherate e/o gassate ed in generale tutte le forme “liquide” che strutturalmente complesse, seppur non sempre ricche di zuccheri, tendono ad incentivare lo sviluppo di questi valori.
Attenzione anche ai succhi di frutta, che in molti casi presentano definizioni come “senza zuccheri aggiunti” ma che non sono comunque compatibili con chi soffre di glicemia alta.