L’aspirina è celebre un farmaco da banco formato prevalentemente da acido acetilsalicilico, un principio attivo impiegato per combattere la pressione sanguigna alta.
È ritenuto un farmaco tranquillo ed è adoperabile in compresse da prendere una volta al giorno. Tale funziona come un anti-coagulante, diminuendo la coagulazione del sangue e favorendo così l’abbassamento della pressione sanguigna. Per di più, può diminuire il rischio di malattie cardiache, come ictus e attacchi cardiaci.
L’aspirina nella sua variabile cardioaspirina è un ottimo farmaco che può aiutare appunto a bilanciare in modo efficace la pressione sanguigna. Ne sono state comprovate le proprietà anti-infiammatorie, oltre al potere di calare la pressione.
L’aspirina abbassa la pressione? Ecco la risposta dell’esperto
La cardioaspirina è un prodotto perfetto, accessibile e semplice da utilizzare. Le persone che penano di ipertensione e hanno bisogno di regolamentare la pressione sanguigna dovrebbero valutare l’utilizzo di tale farmaco come parte del loro processo.
Non solo può sostenere il ridurre della pressione, ma può anche aiutare a impedire problemi più gravi. La cardioaspirina può essere una scelta valida per qualcheduno che cerca di perfezionare la salute generale. È un considerevole compagno contro la pressione sanguigna elevata.
Viene impiegato il buon trattamento della pressione sanguigna elevata. Possiede svariati benefici, come il calo della pressione sanguigna, la diminuzione del rischio di malattie cardiache e la diminuzione dei livelli di colesterolo. Tuttavia, è considerevole rammentare che può anche avere diversi effetti collaterali.
Per tale motivo, è fondamentale domandare un parere al proprio dottore prima di cominciare a prenderla. Il maggiore pericolo del trattamento permanente con acido acetilsalicilico è raffigurato da un danneggiamento della parete dello stomaco e da emorragia digestiva.
Questi effetti appena summenzionati vengono fuori dalla dose di aspirina e si riducono in maniera importante utilizzando basse dosi, comprese nell’intervallo tra 75 e 325 mg, e impiegando compresse rivestite.
A basse dosi l’acetilsalicilico non implica avanzamento del danno ai reni né aggrava il controllo della pressione arteriosa. In diversi studi clinici prospettici è stata mostrata una accresciuta ripetizione di emorragie cerebrali ma senza spingersi alla significatività statistica, di conseguenza senza una vera e propria sicurezza del rischio.
Delle vere controindicazioni al trattamento con acetilsalicilico sono: sanguinamento gastrointestinale, tendenza al sanguinamento, allergia specifica, patologie epatiche in fase di attività recente, terapia anticoagulante concomitante.
Nella situazione di allergia all’acido acetilsalicilico, un rimpiazzoaltrettanto efficiente nel diminuire il rischio di infarto miocardico, stroke o morte per ragioni cardiovascolari è il clopidogrel.