La “scapece” abruzzese: il pesce in carpione che è un piatto tipico della costa

La scapece abruzzese è un piatto che incarna la tradizione culinaria della costa adriatica, un vero e proprio tesoro gastronomico che racconta una storia di sapori e cultura. Questo piatto, spesso preparato con pesce fresco come il cefalo o l’anguilla, viene marinato in una miscela di aceto, olio d’oliva e spezie, conferendogli un’inconfondibile nota agrodolce. La preparazione della scapece richiede un’attenzione particolare, poiché il processo di marinatura è fondamentale per esaltare il gusto del pesce.

In molte famiglie abruzzesi, la scapece viene preparata in occasioni speciali, come feste e celebrazioni religiose. Nelle tavole abruzzesi, è comune assistere a questo piatto come antipasto, stuzzicante e aromatico, perfetto per iniziare un pranzo accogliente con amici e familiari. La preparazione può variare da una famiglia all’altra, ma l’essenza rimane invariata: un’armonia di ingredienti freschi e un amore profondo per la tradizione.

Tradizione e Storia della Scapece

Il nome “scapece” deriva dal latino “escapitia”, che significa “marinato”. Questo metodo di conservazione del pesce è legato a pratiche antiche, risalenti a quando le persone cercavano modi per preservare il cibo in un contesto in cui la refrigerazione non era disponibile. L’arte della marinatura, quindi, non è solo una questione di gusto, ma anche una strategia per prolungare la vita del cibo.

Le origini della scapece si possono rintracciare nei momenti di pesca, quando i pescatori tornavano a riva con il pescato del giorno. Per evitare che il pesce andasse a male, veniva subito trattato con aceto e spezie, creando così un piatto che poteva essere consumato nei giorni successivi. Questa pratica ha portato alla creazione di una ricetta che è diventata un simbolo della cucina abruzzese, amata non solo in regione, ma anche al di fuori dei confini italiani.

Oggi, la scapece abruzzese è frequentemente servita vendendo anche in trattorie e ristoranti lungo la costa, dove i turisti possono apprezzare questo piatto tipico. Molti chef abruzzesi moderni rivisitano la ricetta tradizionale, mantenendo viva la storia ma aggiungendo ingredienti inusuali o tecniche contemporanee. Questo approccio innovativo ha contribuito a far conoscere ulteriormente la scapece, rendendola un must-try per chi visita la zona.

Ingredienti e Preparazione della Scapece

Preparare la scapece non è particolarmente complicato, ma richiede tempo e pazienza. Gli ingredienti fondamentali includono pesce fresco, in genere cefalo o anguilla, aceto, olio d’oliva, aglio, menta e varie spezie. La scelta del pesce è cruciale, poiché un pesce di alta qualità darà vita a un piatto straordinario.

Inizialmente, il pesce viene pulito e tagliato a pezzi, quindi fritto in abbondante olio d’oliva fino a diventare dorato e croccante. Dopo la frittura, i pezzi di pesce vengono disposti in un contenitore a strati, alternando con fette di aglio e foglie di menta. A questo punto, si prepara la marinatura: una miscela di aceto e spezie, che viene versata sopra il pesce. È essenziale che il pesce sia completamente coperto dalla marinata, per garantire che tutti i sapori permeino la carne.

Una volta assemblato il piatto, è importante lasciare marinare il pesce per almeno 24 ore; in questo modo, gli aromi si amalgamano e il pesce acquista una sapidità unica. Dopo la marinatura, la scapece è pronta per essere servita. Può essere gustata fredda o a temperatura ambiente, accompagnata con un buon pane croccante e un bicchiere di vino bianco fresco, che esalta ulteriormente i sapori del piatto.

Un Piatto che Racconta Storie

Ogni forchettata di scapece abruzzese è intrisa di storia. Non solo è un piatto delizioso, ma rappresenta anche il legame profondo tra la terra e il mare, tipico della tradizione culinaria abruzzese. In una regione in cui il pescato è abbondante e le risorse naturali sono sempre state sfruttate con sapienza, la scapece emerge come simbolo di questa simbiosi.

Durante le festività, la scapece acquista un significato ancora più profondo, poiché rappresenta il momento di riunione tra familiari e amici. È un piatto che invita alla convivialità e ricorda l’importanza di condividere il cibo, non solo per nutrirsi, ma per creare legami e tradizioni che si tramandano di generazione in generazione.

Negli ultimi anni, l’interesse verso piatti tradizionali come la scapece ha visto un rinnovato slancio, spinto dall’amore per la cucina genuina e dalle nuove tendenze alimentari che rivalutano la sostenibilità. La scapece, con il suo processo di marinatura e conservazione, può essere vista anche come un ottimo esempio di cucina sostenibile, poiché valorizza il pesce fresco e minimizza gli sprechi.

In conclusione, la scapece abruzzese è molto più di un semplice piatto culinario: è un patrimonio da preservare, un legame con il passato e un’occasione per creare nuovi ricordi. Prepararla a casa non significa solo seguire una ricetta, ma immergersi in una lunga tradizione e gustare un pezzo di storia abruzzese.

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