Il cheratocono é una malattia progressiva non infiammatoria della cornea che insorge solitamente fra i 14 e i 20 anni, caratterizzata da uno sfiancamento del tessuto della cornea; la cornea tende ad assottigliarsi e ad assumere una forma irregolarmente appuntita, a “cono”.
La cornea é la prima lente che i raggi luminosi incontrano nel loro percorso verso la retina ed é responsabile per circa l’80% della messa a fuoco delle immagini. Il cristallino e la lente interna dell’occhio, ne completano la funzione. Per ottenere delle immagini perfettamente focalizzate, é necessario che la cornea abbia una forma regolare, più curva al centro e lievemente più piatta in periferia. Nel cheratocono sia l’entità, che la distribuzione della curvatura, risultano modificate (astigmatismo irregolare) e l’immagine risulta sfuocata.
Durante una visita oculistica, nel dubbio di cheratocono, possono essere prescritti degli esami di approfondimento, una diagnosi precoce può prevenire ulteriori danni e la perdita della vista.
Per diagnosticare il cheratocono, esistono diversi strumenti:
Topografia corneale (mappatura superficie della cornea): questa consente di generare la mappa topografica della superficie anteriore dell’occhio e di valutarne l’eventuale progressione nel tempo.
Tomografia corneale: studia la curvatura, elevazione e spessore della cornea a più livelli.
Pachimetria: misura lo spessore corneale, individuando il punto più sottile.Di solito il cheratocono è bilaterale. Una volta diagnosticato il cheratocono in un occhio si può prevenire il peggioramento dell’altro occhio evitando di sfregare l’occhio, correggendo le cattive abitudini che possono portare a microtraumi ripetuti sulla cornea e infine con il cross linking della cornea.