La Dieta Paleolitica (Dieta Paleo o Paleodieta) è un regime alimentare tanto di moda quanto discusso. Scopriamo cosa consiglia di mangiare e le controindicazioni a cui può andare in contro chi segue questa dieta troppo a lungo.La Paleodieta è stata ideata da Loren Cordain, nutrizionista dell’Università del Colorado appassionato di alimentazione dell’era paleolitica. Gli uomini dell’età della pietra vivevano sostanzialmente di caccia e pesca, non praticavano infatti ancora né agricoltura né allevamento e si nutrivano solo di carne, bacche, frutta e verdura, ovvero di ciò che riuscivano a procurarsi nel corso della giornata cacciando e raccogliendo.Capire cosa e come mangiare in una paleo dieta non è cosa semplice: i nostri antenati che cacciavano nella savana purtroppo non ci hanno lasciato libri di ricette e i dati che abbiamo si basano sulla raccolta e sull’esame dei rifiuti di antichi insediamenti, su deduzioni relative alle caratteristiche anatomiche modificatesi nel corso dell’evoluzione, sull’analisi della dieta delle poche popolazioni di cacciatori
raccoglitori rimasti in qualche sperduto angolo del pianeta. Il consenso attuale prevede che una dieta paleo sia basata sul consumo di questi alimenti: carne, pesce, vegetali, frutta, semi oleosi e noci, oli e grassi. Nella maggior parte dei casi non si parla di percentuali relative ai vari nutrienti: l’esperienza suggerisce infatti che l’introito di carni e pesce possa andare da un 20 al 40-60% in popolazioni diverse. Sicuramente la maggior parte del piatto dovrebbe essere occupata da vegetali, con un buon apporto di frutta e di grassi. L’idea finale è quella di avere un buon apporto di proteine di elevata qualità, intorno a 1,2-1,5 grammi per kg di peso corporeo contro gli 0,9 g/kg peso delle linee guida, un buon apporto di carboidrati – dal 25 al 50% – provenienti soprattutto da frutta e verdura, e da un apporto di grassi tra il 30 e il 40%, con un rapporto tra omega6 e omega 3 spostato verso questi ultimi.