Piatto nazionale per eccellenza, simbolo italiano conosciuto e apprezzato in tutto il mondo: la pasta è sempre stata oggetto di osservazione tra dietisti e nutrizionisti riscuotendo un forte interesse tra gli italiani e non. Un alimento che ha scatenato molti dibattiti su come si assume, in che quantità e quando. In queste righe vogliamo rispondere ad un’annosa domanda che ancora molti si fanno: mangiare la pasta a cena fa male?
La pasta a cena sì o no?
Allettante e invitante la pasta è il primo piatto abituale per milioni di italiani, ma è sempre stata tacciata come un alimento ingrassante. E se poi viene mangiata la sera si aggiunge anche il rischio di rovinarti il sonno. Partiamo con il sottolineare il fatto che la pietanza in questione si intende con il sugo, quindi, a seconda dei condimenti, il suo aspetto nutrizionale può variare notevolmente.
Da tempo gli esperti sconsigliano quindi l’assunzione dei carboidrati prima di affrontare la notte, mentre durante il giorno si hanno più ore a disposizione per bruciare rapidamente ciò che il nostro stomaco ingerisce. Perché è sicuramente vero che il metabolismo lavora meglio la mattina, appena ci si sveglia, e che poi gradatamente diminuisce con il passare del tempo. La stessa quantità di energia assunta durante il giorno viene assimilata con più facilità che la sera. E quindi in ogni caso, è consigliabile non abbondare con l’assunzione del cibo nelle ore serali.
Mangiare la pasta a cena: l’ipotesi contraria
Sembrerebbe quindi che mangiare la pasta a cena faccia male, ma non è del tutto vero, perché recenti studi approvano il contrario. Per avallare questa tesi bisogna tenere in considerazione alcuni aspetti che ribaltano la comune credenza:
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- il nostro corpo, per poter funzionare, ha bisogno di carboidrati complessi. Dobbiamo assumerne una certa percentuale per evitare che il nostro organismo vada a prendersi altri nutrienti come ad esempio le proteine
- la pasta di semola di grano dura o quella integrale hanno un indice glicemico migliore del pane, la pizza o le patate. Quando il picco glicemico si impenna si tramuta in grasso addominale e a lungo andare anche in malattie più gravi.
- Inoltre, quando è al dente si digerisce meglio di quando è scotta, che è un aspetto favorevole per agevolare il sonno.
- Il tipo di pasta. Se opti, ad esempio, per degli spaghetti invece che la pasta fresca, perché hanno un indice glicemico più basso. E prediligere determinati condimenti come il pomodoro, la rucola e l’olio extravergine d’oliva. E poi passa la pasta in padella, così fai in modo che il calore e l’olio facciano assimilare meno i carboidrati. Ancora meglio sarebbe consumare un’insalata di pasta condita a freddo, facile e rapida da preparare.
- Il suddetto prodotto a base di farina produce adiponectina che tiene a bada i livelli di insulina e la leptina, che è l’ormone della sazietà, quindi mangiare la pasta a cena favorisce il dimagrimento.
- Rilassa l’organismo. Perché la pasta contiene anche il triptofano un amminoacido che regola il sonno.
Quindi puoi concederti un piatto di pasta la sera, l’importante è che sia al dente e che non esageri con le quantità e con i condimenti. Inoltre, mastica piano, così la rendi ancora più digeribile.