Si tratta di Vincenzo Dogali, biologo e nome noto nel territorio pescarese, anche per la sua discreta attività politica. In eccellente presenza medica fino all’anno 2015 anno della sua pensione, sembrerebbe invece da fonti certe aver portato avanti il suo ruolo all’interno dell’ Ospedale civile di Pescara pur non avendo più i requisiti formali per farlo. Ora non si comprendono bene le cause che abbiano spinto il professionista ad esercitare ugualmente la professione, ma dopo svariate segnalazioni alla Guardia di Finanza ed alla Squadra Mobile di Pescara, queste hanno smosso le attenzioni delle istituzioni che sono subito intervenute per fare chiarezza sulla questione e sulla sua posizione.
L’accusa mossagli è stata <<esercizio abusivo e continuato della professione>> poiché il suddetto, non avrebbe mai interrotto l’esercizio ed il suo ruolo all’interno dell ospedale, ricevendo i pazienti, prescrivendo esami ed effettuando visite, a suo dire in forma gratuita… una sorta di volontariato a sostegno e collaborazione della struttura e del suo collega nonché primario dell’ Ospedale di Pescara, De Francesco e di due infermieri di cui al momento non si conosce né il nome e né l’identità.
I diretti interessati però si sono difesi dalle accuse, specificando che l attività svolta dal biologo in pensione, era per tutti in forma gratuita. Volontariato o “dopo lavoro” retribuito?