Il burro fa ingrassare? Ecco la risposta dell’esperto

Il burro sulle nostre tavole è certamente molto conosciuto e utilizzato. Si tratta di un derivato del latte che si usa solitamente come ingrediente per la preparazione di dolci o come condimento per una pasta in bianco. Ma in cucina bisogna forse limitare il consumo di questo alimento? Il burro fa ingrassare? Ecco la risposta dell’esperto in materia.

Il burro: cos’è

Come abbiamo detto, il burro è un derivato del latte e, precisamente, ne rappresenta la parte grassa. Questa viene separata dal latticello creando un’emulsione di acqua nella quale si ritrovano disciolti proteine, zuccheri e grassi. Ne risulta un composto solido quanto morbido, dal colore variabile tra il bianco e il giallo.

Viene usato come condimento alimentare ma anche come dall’industria della bellezza e della salute, come ingrediente per la realizzazione di preparati cosmetici, lubrificanti e medicinali.

Proprietà del burro

Il burro è un alimento calorico. Ha un alto contenuto di grassi saturi e colesterolo. I lipidi sono presenti in un contenuto pari a circa 82 grammi. Abbondano poi l’acido grasso palmitico, con 22 grammi, e l’acido oleico, con 19 grammi.

Molto alto, come abbiamo accennato, è il colesterolo, presente intorno ai 270 milligrammi. Il burro contiene anche un alto contenuto di vitamine A, E, K e piccole quantità di minerali come calcio e fosforo. La presenza di acqua è al 18%, il contenuto proteico è ridotto.

Detto questo, la domanda viene spontanea: il burro fa ingrassare? Ecco la risposta dell’esperto in materia nutrizionale.

Il burro fa ingrassare?

Il burro fa ingrassare? Se consumato in quantità elevate sì. Questa è la risposta degli esperti in materia di nutrizione.

C’è da dire che il burro è stato per anni oggetto di sospetto per la salute, data l’ipotesi di una stretta relazione tra il consumo di grassi e le malattie cardiovascolari, con l’effettivo aumento dei livelli di colesterolo del sangue a causa del consumo di burro. 

In tempi più recenti ci si è ridimensionati e il burro non è più visto come un killer della salute : è stato dimostrato, ad esempio, che acidi grassi saturi come l’acido butirrico e l’acido laurico hanno effetti positivi sulla produzione di energia nell’organismo.

Gli esperti però, ricordano sempre e comunque che la chiave per una buona salute e, soprattutto, per non ingrassare, è la riduzione del consumo dell’alimento. Come bisogna comportarsi quindi con il burro? E’ indispensabile utilizzarlo a crudo poiché più digeribile, non adoperarlo per friggere, alternarlo, nei condimenti, all’olio d’oliva.

Fondamentale poi è il ridotto consumo del burro, magari spalmato in piccole dosi sul pane. Da evitare è il consumo smodato di alimenti dolci a base di burro, soprattutto confezionati. La porzione ideale è di 10 grammi di burro da consumare una o due volte a settimana.