Caffè a stomaco vuoto: ecco a cosa si va incontro

Non ti conosco ma so che la prima azione che svolgi al mattino appena ti alzi dal letto è accendere la macchinetta del caffè o mettere la moka sul fuoco! Ebbene si, perché il caffè, oltre ad essere buonissimo, è perfettamente in grado di aiutarci a svegliarci in fretta ed essere più attivi!

Immagino anche che, spesso a causa della fretta, ci si ritrova a sorseggiare una bella tazza di caffè a stomaco vuoto ma quali son gli effetti che fa al nostro corpo?
Bere caffè a digiuno è, dunque, una (non buona) abitudine purtroppo molto diffusa ma è bene sapere che conseguenze negative apporta al nostro organismo.

Il caffè a digiuno rischia infatti di eliminare totalmente i tanti benefici di cui potremmo godere. Perché fa male bere il caffè a stomaco vuoto? Questa bevanda aumenta la produzione di acido cloridrico che è il principale costituente del succo gastrico. E se nella normalità esso favorisce la digestione, in assenza di cibo può invece risultare molto dannoso.

L’aumento di acidità generato dalla caffeina (la sostanza maggiormente presente nel caffè), può causare lesioni gravi alle pareti dello stomaco che comporta l’esposizione a disturbi come gastrite, ulcera, reflusso gastroesofageo e bruciore.


Sono effetti che chiaramente vanno a peggiorare in momenti di forte affaticamento psicofisico quali esami o scadenze varie e per tale ragione gli studenti che consumano regolarmente (e scorrettamente) caffè a stomaco vuoto, sono fortemente a rischio.
E’ bene sapere che bere una tazza di caffè prima di aver consumato del cibo, causa anche forte disidratazione al nostro corpo aumentando il fabbisogno giornaliero d’acqua causando perfino tachicardia.

E per quanto riguarda il caffè decaffeinato? Se proprio al mattino non abbiamo fame oppure non abbiamo il tempo di fare uno spuntino, la soluzione ideale potrebbe essere proprio il caffè decaffeinato che, seppur in bassissime quantità, contiene 2-3mg di caffeina in meno rispetto agli 80- 120mg presenti in un caffè normale.

Tuttavia, se avvertiamo bruciore non è tutta colpa della caffeina ma delle sostanze aromatiche presenti nel caffè che contribuiscono alla produzione di acido cloridrico deputato alla digestione. Esse incidono sul nostro stomaco soprattutto se siamo particolarmente soggetti a reflusso gastroesofageo.

Quindi, con cosa possiamo accompagnare il caffè al mattino?
La scelta migliore è in assoluto l’acqua: la bevanda più buona in assoluta che ha anche il compito di diluire la quantità di caffeina che finisce nel nostro stomaco, accorciandone di fatto la produzione dell’acido cloridrico che potrebbe rimanere contenuta al suo interno.