Ecco perché la nostra pasta viene invasa dalle farfalle in dispensa: attenzione

Accade piuttosto spesso di trovare “farfalline” nella nostra pasta e non sappiamo da dove arrivano. Si tratta di un fenomeno sgradevole, che genera delle preoccupazioni e in più rende inutilizzabili gli alimenti contaminati. Vogliamo precisare immediatamente che fortunatamente non desta delle preoccupazioni eccessive per la nostra salute. Cerchiamo di capire quindi di cosa si tratta e come dobbiamo comportarci se ci troviamo di fronte a questo fenomeno di invasione delle farfalline nella pasta o più semplicemente nei prodotti da forno che acquistiamo.

Queste farfalline derivano da uova deposte da insetti parassiti presenti nei cereali, che in condizioni favorevoli si sviluppano trasformandosi prima in larve per trasformarsi successivamente in farfalline. Tra i più comuni troviamo il Tenebrio molitor; si tratta di un piccolo coleottero le cui femmine arrivano a deporre fino a 600 uova circa. Questo animale non è nocivo per l’essere umano ,infatti , l’Unione Europea lo ha registrato come “nuovo alimento” e quindi è entrato di diritto a far parte degli alimenti possibili da consumare. Quelle che vediamo, invece, come piccole farfalline sono dei lepidotteri. Le uova in questo caso si raggruppano sotto forma di piccole ragnatele.

Anch’esse vanno incontro a una metamorfosi che in tempi dipendenti dalla temperatura e dall’umidità passano da uno stadio larvale a insetto adulto. Oltre ad un ribrezzo del tutto naturale, non ci sono dei pericoli particolari legati al consumo di prodotti contaminati. Ci sono alcuni casi però dove alcune persone possono risultare allergiche ai parassiti e potrebbero subire dei piccoli danni. Quando si acquista la pasta, bisogna fare molta attenzione alla data di scadenza. Anche se la data di scadenza è distante, i prodotti più datati sono più a rischio soprattutto se conservati in maniera inadeguata.

Se una volta acquistato il nostro prodotto ci accorgiamo che l’alimento è contaminato  da farfalline, è opportuno riportarlo al rivenditore e farselo sostituire. Piccolo consiglio, vi ricordiamo sempre di conservare gli scontrini in modo da dimostrare di aver effettuato l’acquisto. Per conservare la pasta, il primo passo è sempre lo stesso: la prevenzione. Per conservare in maniera adeguata la pasta e preservare tutti i valori nutrizionali e la sua massima qualità, è necessario riporla in dispensa in maniera corretta.

Oltre alla pulizia degli scaffali, bisogna fare attenzione a non mischiare la pasta con altri cereali oppure ai legumi. Spesso una delle cause scatenanti è , infatti, la migrazione di parassiti da altri prodotti. Anche se i pericoli a livello sanitario sono davvero irrilevanti i prodotti contaminati dai parassiti non sono commestibili e quindi non possono essere venduti ai consumatori. In questi casi è possibile segnalare alle autorità competenti la frode, le quali dopo aver riscontrato l’esistenza del reato possono imporre il ritiro dei prodotti e sanzionare gli esercenti responsabili.