Resti di vermi trovati in questa marca di salsa di pomodoro: attenzione ecco quale

Non si può mai stare tranquilli! Un uomo napoletano di nome Armando, qualche giorno fa, ha lanciato un inquietante allarme sul web. Secondo quanto da lui dichiarato, sua moglie, in dolce attesa, avrebbe trovato nella salsa di pomodoro in bottiglia un piccolo verme.
L’uomo ha ben deciso di pubblicare l’accaduto su Facebook e già, il giorno seguente, l’azienda produttrice della salsa di pomodoro in questione ha contattato l’uomo annunciando che sarebbero stati svolti dei controlli molto approfonditi per verificare quanto successo e, nel caso, rimediare immediatamente al danno.

Dopo aver effettuato i dovuti controlli, l’azienda ha pubblicato i risultati delle analisi svolte che hanno dimostrato però la falsità di quanto dichiarato. “Nessuna anomalia nella linea di produzione del lotto in questione e il corpo estraneo che è stato segnalato dal consumatore presenta colore e dimensioni del tutto incompatibili con il processo della produzione della salsa di pomodoro“- questo è ciò che si legge sul dossier riportato integralmente sul sito ufficiale dell’azienda interessata.

Inoltre, malgrado le numerose richieste da parte dell’azienda, il consumatore ha comunicato il numero di lotto dopo ben 24 ore dalla segnalazione pubblicata. Non è stata ritrovata alcuna anomalia dai numerosissimi controlli effettuati dal Controllo Qualità sulla materia prima in accettazione e nemmeno nessuna anomalia riguardante i vari parametri. Assenza di anomalia anche quella relativa al personale addetto alla cernita del pomodoro e preventivamente formato; stessa cosa per quanto riguarda gli addetti alla manutenzione degli impianti, che verificano l’integrità e la pulizia dei filtri ogni 2 ore.

Il processo di produzione della salsa di pomodoro, dopo una prima macinatura grossolana, prevede il passaggio del prodotto ben tritato attraverso del filtri dai fori davvero minuscoli, del diametro di 1,5 millimetri. Successivamente, la salsa di pomodoro viene ulteriormente filtrata attraverso dei fori ancora più piccoli, stavolta del diametro di 0,8 millimetri prima della fase 1 di pastorizzazione (ovvero il risanamento termico o la sanificazione degli alimenti che va a distruggere i microrganismi patogeni sensibili al calore). A questo punto la salsa di pomodoro viene poi imbottigliata e nuovamente pastorizzata.

La presenza di un corpo estraneo di colore e dimensioni simili a quelle ritrovate dal consumatore è incongruente con i meccanismi stessi del processo produttivo ma anche con i sistemi di controllo e con altri sistemi di controllo attivi lungo le linee di produzione. Il corpo estraneo, che è stato segnalato dal consumatore nella salsa di pomodoro, si può spiegare soltanto con la perdita di ermeticità del tappo, avvenuta magari durante la movimentazione del prodotto nella catena distributiva: ipotizzando, quindi, una modalità di inserimento del corpo estraneo in un tempo successivo rispetto all’uscita del prodotto dalle linee produttive.