Il pisello è una delle colture primaverili più importanti e che non dovrebbe mai mancare nel nostro orto perché grazie a questa piante leguminosa si ottengono semi nutrienti e proteici. La presenza di leguminose nelle rotazioni è di vitale importante per la fertilità, in quanto dalla simbiosi radicale col batterio azoto-fissatore queste piante ricevono l’azoto e lo rendono disponibile al terreno anche per le tutte colture successive. Questo legume è una specie rustica e semplice da coltivare, sia nelle varietà piccole che in quelle rampicanti.
Ha bisogno di temperature fresche per il suo sviluppo dato che il caldo va a discapito della qualità dei baccelli e per tale ragione non andrebbe mai seminati tardi, anzi si deve sfruttare il periodo di fine inverno o inizio primavera per farlo. E’ chiaro che i piselli freschi sono gli ottimi in senso di consistenza e qualità ma non sottovalutiamo quelli congelati che sono davvero una valida alternativa sempre disponibile durante tutto l’arco dell’anno. Ma attenzione, dentro il barattolo di piselli congelati sono stati ritrovati dei vermi, vediamo di cosa si tratta.
Questo ritrovamento, tanto inaspettato quanto disgustoso e sgradevole, è stato fatto dalla signora Giulia, che dopo aver aperto una confezione di piselli ha notato al suo interno, tra i piccoli legumi, una larva della misura di circa un centimetro. La signora non si è fatta mica prendere dal panico e, non volendo sorvolare sulla questione, ha iniziato immediatamente a documentarsi su internet finendo poi per contattare direttamente l’azienda produttrice documentando l’accaduto con una fotografia.
Dopo aver fatto il dovuto, le è arrivato la risposta: un messaggio di scuse per posta elettronica nel quale si spiegava che trattandosi di prodotti vegetali, questo piccolo inconveniente può succedere, rassicurando la signore sul fatto che avrebbero attivato un immediato controllo. Al di là delle rassicurazioni del produttore resta però il fatto che nessuno vorrebbe trovarsi un verme nel proprio piatto di piselli appena comprato e cucinato, così la signora Giulia si è rivolta al Codacons, sollevando pubblicamente la questione.
Il responsabile del Codacons commentò l’accaduto dicendo che si tratta di casi purtroppo abbastanza frequenti per cui l’unica cosa da fare è fare una segnalazione all’ azienda produttrice in modo tale che siano le stesse aziende in autonomia a poter effettuare una serie di verifiche volte proprio a risolvere ed evitare il problema. Nei casi più gravi è ovvio che bisogna anche andare a segnalare la questione alle autorità competenti. E’ bene specificare comunque che all’interno di una linea di produzione alimentare su scala industriale non dovrebbero esserci margini di errore in quanto ne va della sicurezza degli utenti stessi.