Il pisello è una delle colture primaverili più importanti e diffuse in tutta Italia e non dovrebbe mai mancare nel nostro orto per vari motivi. Innanzitutto, i piselli, sono dei legumi nutrienti e conservabili per lunghi periodi. La pianta appartiene alla grande famiglia leguminose. La presenza di questa famiglia nelle rotazioni del terreno, fa sì che la fertilità della terra, rimanga in ottime condizioni, poiché grazie alla simbiosi radicale con un batterio chiamato azoto-fissatore, queste piante ricevono l’azoto e a loro volta, lo rendono disponibile al terreno anche per le colture successive, riducendo così la necessità di interventi artificiali con concimi azotati.
Entrando nell’ottica di coltivazione dei piselli con metodo biologico, è fondamentale imparare a identificare e di conseguenza a contrastare con sistemi naturali, i principali insetti che possono danneggiare la coltura. Inoltre, non dobbiamo dimenticare, che una coltura sana e rigogliosa è molto più resistente a diverse problematiche, ed è la prima forma di prevenzione da questi imprevisti è un’ottimale gestione colturale.
Il primo passo è una buona concimazione, infatti quest’ultima non dev’essere trascurata, anche se la pianta di pisello, riesce a ricavare l’azoto dalla simbiosi radicale, richiede comunque una nutrizione completa di fondo, da cui riesce a ricavare gli altri elementi nutritivi come ad esempio potassio, e fosforo. Per quanto riguarda l’irrigazione, necessita di pochi interventi, poiché cresce e raggiunge la maturazione in una stagione fresca e mediamente piovosa.
Nell’Italia settentrionale la semina avviene a fine inverno, mentre al centro e al sud Italia, quest’ortaggio, si può anche seminare in autunno, così da anticipare la raccolta. Vediamo insieme qual è il principale insetto che potremmo trovare sui piselli. Il Tonchio del pisello è un piccolo coleottero che ritroviamo soltanto quando le temperature ambientali si aggirano intorno ai 15 e ai 20 °C. Ecco di seguito alcune informazioni su di esso. Gli esemplari adulti svernanti vanno sulle piante durante il periodo della fioritura. La loro alimentazione è costituita dal polline e depongono le uova sui baccelli.
La pericolosità del Torchio non è dovuta all’esemplare adulto (come pensano in molti) ma il danno è causato dalla larva, che penetra nei semi, con lo scopo di eroderli dall’interno fino a svuotarli completamente. L’insetto genera prole soltanto una sola volta all’anno e l’adulto restando annidato nel seme conservato, il quale di conseguenza diventa inutilizzabile per la semina dell’anno successivo. Come contrastare il Tonchio? Basterà semplicemente fare dei trattamenti con prodotti a base di piretro.