Biscotti, è allerta in tutta Italia: ecco cosa sta succedendo

In questo articolo parleremo del provvedimento di ritiro che stavolta ha riguardato alcuni lotti di biscotti italiani con le gocce di cioccolato e di alcune gallette di riso. Quindi una nuova allerta alimentare dirama dal Ministero della Salute: questa volta tale allerta sta riguardando altri prodotti dolciari di largo consumo che sono anche molto presenti sugli scaffali dei supermercati dove facciamo quotidianamente la spesa. Il provvedimento di ritiro è destinato a diversi lotti di biscotti con gocce di cioccolato al latte e fondente e alle gallette di riso con gocce di cioccolato per un grave motivo: il rischio di contaminazione da Salmonella, ovvero un pericoloso batterio che può causare una forma di intossicazione particolarmente severa.

Negli ultimi mesi, la lista degli alimenti a rischio di contaminazione di Salmonella, è cresciuta in modo spaventoso. Si sono infatti praticamente moltiplicati i vari richiami a livello internazionale che hanno riguardato anche diversi prodotti diffusi in tutto il mondo e di fama internazionale, notissimi prodotti realizzati e distribuiti anche da una nota azienda dolciaria italiana di successo. Il Ministero della Salute, a questo proposito, ha pubblicato un avviso per tutti i consumatori citando proprio una “possibile presenza di Salmonella”.

Come sempre, anche in questo caso si teme che la salmonella possa aver contaminato la cioccolata usata fra gli ingredienti che compongono il prodotto. I prodotti “incriminati” sono dei prodotti che sono stati realizzati presso lo stabilimento che l’azienda in questione che ha sede in Israele, ma sono prodotti molto venduti anche in Italia. La cosa preoccupante è che nelle ultime settimane c’è stato un caso sospetto di Salmonella a Ravenna. Un bimbo di 5 anni ha accusato un malessere generale dopo aver consumato alcuni biscotti con le gocce di cioccolato fondente e, in seguito al peggioramento delle sue condizioni.

E’ stato immediatamente portato al pronto soccorso per poi essere ricoverato in un reparto di quell’ospedale per diversi giorni. Effettuati tutti i dovuti esami, non ne è stata fortunatamente trovata nessuna traccia di salmonella e i medici sono arrivati alla conclusione che il bambino soffre di alcune allergie pesanti di cui però nemmeno i genitori ne erano ancora al corrente. Tale sospetto di salmonella era nato in seguito ai vari casi emersi nel Nord dell’Europa, dopo che le autorità alimentari europee avevano rilevato il ceppo di salmonella in un serbatoio di latticello proveniente dallo stabilimento belga di Arlon, nello stato del Belgio.