Tutti gli italiani nelle loro dispense hanno almeno una confezione di scatolette di tonno conservata. Secondo delle statistiche, almeno il 94 % delle famiglie italiane consuma una volta a settimana questa conserva ittica. Si tratta di un alimento che è estremamente versatile ed economico, entrambi fattori da non discriminare. Molti consumatori sono scettici sull’apporto nutrizionale che il tonno in scatola potrebbe garantire, ma da quanto garantiscono gli esperti, i nutrienti sono quantitativamente paragonabili a quelli del pesce fresco in quanto è una grande fonte di proteine nobili, iodio, fosforo e Omega 3.
Possiamo trovare molte varietà di tonno diverse, tra le quali spiccano quella al naturale, ossia conservato nella propria acqua di cottura, oppure il tonno all’olio di oliva, che risulta più gustoso al palato. Generalmente il tonno pescato destinato alla conservazione viene subito congelato e scongelato solo al momento della lavorazione: i filetti vengono ripuliti dalle parti di scarto e confezionati in lattina o barattolo. Una volta sigillate le confezioni, per completare la cottura il tonno viene sterilizzato.
Il tonno è un alimento che viene molto utilizzato in tutto il paese. I principali impieghi del tonno in cucina sono nelle insalate, per condirle, oppure come condimento dei primi piatti: da solo oppure con pomodorini o passata di pomodoro. La sua grande versatilità è proprio sotto gli occhi di tutti, è anche ottimo sui prodotti rustici della tradizione come la pizza, calzoni o polpettoni.
Come già detto in precedenza, il tonno una volta pescato viene subito congelato, attivando la cosiddetta “catena del freddo” e portato negli stabilimenti dove verrà scongelato per essere lavorato. Una volta pulito ed eliminate le parti considerate di scarto, viene cotto a vapore, diviso e inscatolato. Importante, anche in questo caso, è leggere l’etichetta così da avere informazioni precise su dove è avvenuta la lavorazione e secondo quali modalità: solitamente avviene parzialmente o interamente in Italia.
Nel nostro paese la tipologia di tonno più acquistata e, di conseguenza, la più consumata è quello all’olio d’oliva oppure di semi di girasole. Al suo interno troviamo il sale e la quantità varia da una marca all’altra e potremmo trovare anche il sale marino. Solitamente non vengono aggiunti conservanti perché il tonno viene sterilizzato subito dopo averlo inscatolato. Le parti del tonno predilette per l’inscatolamento sono il dorso e la ventresca. Queste sono considerate “zone pregiate” del pesce in quanto sono morbide e presentano più grasso. Si tratta di circa il 40 % dell’intero tonno.