Il melograno (detto anche mela granata o semplicemente granata), deriva dal latino malum granatum ed è il frutto del melograno, di cui diviene molto spesso sineddoche del frutto stesso. E’ un frutto presente dall’Iran alla zona dell’himalaya dell’India settentrionale, del Caucaso e anche della Macchia mediterranea. In diverse religioni e culture esso assume un forte significato simbolico. Il melograno è una bacca di consistenza alquanto robusta, con la buccia molto dura e coriacea, presenta una forma rotonda o leggermente allungata, a volte esagonale, con un diametro che vai da 5 a 12 cm ed una dimensione molto condizionata dalla varietà e alle condizioni di coltivazione.
Il frutto ha diverse partizioni interne molto robuste che svolgono funzione di placentazione ai semi, chiamati chicchi o arilli che sono separati da una membrana detta cica. I semi, di colore rosso intenso, in alcune varietà sono circondati da una polpa lucida e trasparente colorata dal bianco al rosso rubino, più o meno acidula e, a volte, dolce e profumata. E’ un frutto autunnale che matura infatti a ottobre-novembre, a seconda della diversa varietà. Il sapore del succo del melograno è molto variabile.
Alcuni di questi possono essere molto dolci, altri invece più acidi. Di norma è un sapore è intermedio, da una base di dolce e dal fondo acidulo, con un tono leggermente amaro ed astringente. Ma vediamo adesso quali sono i benefici legati a questo gustoso frutto. Il melagrano è un’ottima fonte di fibre solubili ed insolubili, che sono utili per una buona digestione e per la corretta protezione della salute dell’intestino. Al frutto del melograno sono stati associati dei benefici in termini di riduzione del peso, ma anche di controllo del colesterolo e di miglioramento delle difese immunitarie.
E’ un perfetto alleato per quanto riguarda la circolazione e di protezione dai tumori (in particolare modo da quello alla prostata e dai linfomi e il suo consumo regolare è stato associato anche a benefici contro l’iperplasia prostatica benigna e il diabete. L’assunzione di ellagitannini quali ad esempio la granatina B e la punicalagina, sostanze presenti nel succo di melograno, è in grado di ridurre il rischio cardiovascolare contrastando a meraviglia l’azione dei radicali liberi. Se vi state chiedendo quali sono le eventuali controindicazioni legate a questo frutto possiamo dire che potrebbe scatenare reazioni allergiche e potrebbe anche essere controindicato in caso di interventi chirurgici che sono stati programmati nelle due settimane successive all’assunzione.