Si parla del pomodoro come l’imperatore degli orti mondiali e in effetti, quest’ortaggio, per via della sua bontà e per le infinite proprietà benefiche, ha scalato le classifiche degli ortaggi “migliori”, guadagnandosi il podio in pochi anni. Il pomodoro si presta a moltissime ricette tra le più comuni la salsa, l’insalata, le bruschette e anche dei succhi molto gustosi. Guardato inizialmente con occhio sospettoso per i suoi frutti ritenuti idealmente pericolosi, il pomodoro, negli anni a seguire, è però stato ammirato e considerato come pianta tipicamente esotica grazie alla malleabilità in cucina e alle proprietà in fitoterapia.
Per le sue proprietà medicamentose, il pomodoro è consigliato un ottimo stimolante intestinale, è consigliato ai diabetici per la povertà in zuccheri, agli ipertesi (per la poca quantità di sale), a chi è in sovrappeso, ma anche ai malati di gotta e a tutti coloro che non vogliono trascurare la propria salute. Ciò che a noi interessa in questo articolo è sapere se mangiare il pomodoro tutti i giorni possa far male ed è infatti conosciuto anche per i suoi difetti, vediamo quali sono. Il frutto rosso è controindicato per chi soffre di acidità di stomaco, ma non solo: in quanto è ricco di istamina, ovvero una bomba biologica a tutti gli effetti, in grado di scatenare reazioni allergiche, talvolta anche molto gravi.
A tale proposito, tante persone sensibili lamentano dermatiti semplicemente dopo aver curato o tagliato i pomodori, oppure dopo averli mangiati in piccole quantità. La lectina presente nel pomodoro è in grado di interagire con la mucosa gestro-intestinale e di scatenare dell’infiammazione, un’alterazione del sistema immunitario e perfino il malassorbimento dei nutrienti. In generale i pomodori non presentano però particolari effetti collaterali o controindicazioni e quindi possono essere tranquillamente consumati anche da quei soggetti che soffrono di problemi alimentari o di fastidiose allergie.
Attenzione, però. Nel caso in cui se si soffrisse di allergia al nickel o alle solanacee, (alla quale appartengono anche le patate, le melanzane e i peperoni), allora bisogna stare assolutamente lontani dai pomodori. Ed è anche risaputo che essi siano in grado di peggiorare i sintomi già presenti della gastrite o della sindrome del colon irritabile, ed è per questo motivo che devono essere consumati con estrema attenzione (magari privandoli della buccia e perfino dei semi) nei soggetti che soffrono di queste patologie.