La cipolla, intesa come alimento, è il bulbo commestibile prodotto dall’omonima pianta erbacea; è fortemente aromatica, botanicamente imparentata con altri ortaggi-spezia dalle caratteristiche simili, come porro, aglio, scalogno ed erba cipollina.
La cipolla è estremamente diffusa, quasi in tutto il mondo, e se ne coltivano in molteplici varietà; in Italia le più famose sono: la cipolla di Tropea (rossa), la Cannara (rossa), la Bassano (rossa), la Dolce (bianca), la Barletta (rossa) e la Borretana (giallo dorata).
Immancabile ingrediente di numerose ricette, la cipolla si distingue, oltre che per il suo inconfondibile odore, anche per l’abbondante presenza di oligoelementi, vitamine ed enzimi che stimolano la digestione e il metabolismo.
In Italia ne esistono tantissime varietà, alcune sono perfette anche cotte al forno, altre nella frittata, altre ancora crude nelle insalate. Stiamo parlando delle cipolle: ingredienti immancabili per la preparazione del soffritto, ottime per le sue proprietà, ma che spesso resta sullo stomaco. A meno che non si seguano alcuni trucchi a proposito di come digerire la cipolla che siamo pronti a svelare!
La prima accortezza da usare è quella di non usare cipolle vecchie o germogliate, ma quelle fresche e sode, più buone e digeribili. Inoltre, non vanno mai tagliate parallelamente alle fibre, per evitare che esse restino intatte e risultino, quindi, maggiormente indigeste.
Al contrario di quanto si possa pensare, la cipolla cruda non dà alcun problema di digeribilità: essa, infatti, è un alimento ricco di enzimi digestivi, che però si inibiscono con la cottura. Questo significa che possiede più proprietà digestive prima di essere cotta, anche se così crea problemi alla persone che soffrono di acidità di stomaco. Assumere la cipolla senza cottura, come ad esempio nelle insalate, quindi ci consente di digerirla agevolmente, ma può creare (ovviamente) problemi di alito pesante. Ecco qualche consiglio per evitare l’alito pesante.
Per ovviare al problema, non possiamo che affidarci ai cari vecchi rimedi della nonna: provate ad affettare e immergere la cipolla in acqua fredda per 30 minuti, cambiando il liquido di ammollo due o tre volte. Oppure tamponate la cipolla affettata con del sale fino, mettetela in acqua fredda per 10 minuti, risciacquatela e asciugatela prima del consumo. Un altro trucco è quello di tagliarla a sottili fettine e di metterla nel ghiaccio per 10 minuti circa.
E se non siamo stati noi a cucinare un piatto con le cipolle, cosa possiamo fare per eliminare l’alito cattivo?
In questo caso vi suggeriamo di masticare a fine pasto dei chiodi di garofano, oppure qualche foglia di menta. In alternativa, potete anche provare a sgranocchiare un chicco di caffè.