Attenzione all’olio del tonno in scatola: fa male

Tra i consumatori di pesce, in particolare di tonno, dobbiamo distinguere due categorie ben distinte. Mi riferisco ai soggetti che preferiscono evitare l’assunzione di tonno in scatola e a quelli che al contrario tendono a consumarlo molto frequentemente, soprattutto perché pratico e veloce da gustare in ogni luogo o momento della giornata. Sono in molti però, ad accusare le case produttrici di tonno in scatola di scarsa qualità, soprattutto per la presenza delle sostanze che permettono la corretta conservazione del prodotto, tra cui troviamo l’olio.

Una ricerca effettuata nell’ultimo periodo, sono stati monitorati ben 173 punti vendita di tonno in scatola e di conseguenza le etichette di oltre 2000 scatolette diverse di marchi molto diffusi nel nostro Paese. Queste ricerche sono state indette dalla necessità di informazioni domandata da i molti consumatori d’Italia. Per essere più precisi, lamentavano le scarse informazioni riportate sull’etichetta, le quali fanno pensare che il settore abbia, molto da nascondere ed inoltre, non possiamo di certo non citare la gravità con cui viene effettuata la pesca di questo tipo di pesce.

Infatti, la pesca del tonno, oltre ad essere decisamente eccessiva e indiscriminata (non si fa distinzione tra gli esemplari più piccoli e quelli più grandi), è troppo spesso effettuata con l’utilizzo di metodi che si sono rivelati illegali, minacciando così tutto l’intero ecosistema marino. Ma adesso è arrivato il momento di andare al centro dell’argomento, dunque vediamo insieme se l’olio utilizzato nella conservazione del tonno fa così male come buona parte della popolazione pensa.

Ovviamente dobbiamo premettere che è scontato che un prodotto fresco, in questo caso il tonno appena pescato, abbia senza ombra di dubbio una qualità migliore rispetto a quello in scatola. Questa minore qualità è dovuta sopratutto alle sostanze che permettono la conservazione di cui abbiamo parlato precedentemente. La più importante tra queste è l’olio e proprio quest’ultimo riesce a far conservare il prodotto più a lungo ma ciò non vuol dire che non vengono arrecati danni sotto il profilo della qualità.

Infatti, data la presenza di tali sostanze dette pesticidi, i medici e tutti gli esperti in questo campo come ad esempio i nutrizionisti, consigliano fortemente di limitare il consumo di cibo in scatola, più nello specifico di pesce come il tonno (pesce in scatola più consumato al mondo). Poiché un uso frequente potrebbe portare il nostro organismo a riscontrare sintomi di lieve entità come ad esempio un leggero mal di pancia, a sintomi decisamente più gravi come un’indigestione.