Il caffè fa passare il mal di testa: il parere della scienza

La caffeina svolge un’azione molto importante nel nostro organismo. In particolare, svolge una funzione analgesica sul nostro sistema nervoso. Questo lavoro della caffeina può essere molto utile nel trattamento del mal di testa, ma attenzione: se consumata in grandi quantità, infatti, può avere l’effetto contrario, cioè può anche provocarlo. Ormai è saputo e risaputo che il caffè, uno dei prodotti più diffusi tra gli italiani, può stimolare le nostre giornate, aumentare la concentrazione e diminuire allo stesso tempo la sensazione di stanchezza.

Ma probabilmente, non tutti sapevate che esso è in grado anche di suscitare forti o di alleviare i mal di testa. Il caffè, così del resto anche il tè, contiene la caffeina, presente anche nel cacao ed in molte bibite analcoliche, bevande energetiche e integratori alimentari. In particolare, la caffeina svolge un’azione eccitante sul nostro sistema nervoso centrale e periferico. Per questo particolare motivo, da sola o in combinazione con altri principi attivi analgesici, è spesso in maniera molto efficace utilizzata come coadiuvante analgesico nelle varie terapie per trattare gli attacchi di emicrania o cefalea di tipo tensivo.

Ci sono vari studi che hanno valutato gli effetti che la caffeina può avere sul mal di testa. Nello specifico, recenti studi hanno valutato il ruolo di alcune bevande contenenti caffeina come potenziale fattore scatenante dell’emicrania. A diverse persone sofferenti di emicrania episodica, è stato chiesto di compilare una specie di diario per circa un mese e mezzo, inserendo anche le informazioni riguardanti i consumi di caffeina.

I risultati di questo studio hanno dimostrato che bere una o due bevande che presentano la caffeina in un giorno non sembra poter portare allo sviluppo di mal di testa. Tuttavia, è stato anche scoperto che alti livelli di assunzione di bevande contenenti caffeina possono essere un fattore scatenante per l’insorgere di forti mal di testa. Infatti, il consumo costante di elevate quantità di caffeina può portare al rischio di una sindrome da dipendenza dalla caffeina stessa.

La quantità di consumo di caffeina necessaria per suscitare i sintomi da astinenza da caffeina dopo l’interruzione improvvisa è di circa trecento mg di caffeina per tre giorni di fila. La sindrome di astinenza dalla caffeina, però, può essere evitata con dosi sostitutive di solo venticinque mg di caffeina al giorno.Se vi stesse chiedendo quali siano i sintomi tipici della sindrome da astinenza da brusca e improvvisa della caffeina sono forte mal di testa, sonnolenza, vari cambiamenti di umore e difficoltà nella concentrazione.