I fermenti lattici corrispondono ad una forma di micro organismo di cui fino a poche decadi fa la comune nomenclatura non era ancora considerata “normale” come oggi. Numerosi prodotti, generalmente yogurt o altre forme alimentari sono venduti effettivamente paventando le numerose qualità di fermenti lattici presenti. Ma sono anche decisamente comuni anche nell’ambito dell’integrazione alimentare.
Migliori fermenti lattici: ecco quali utilizzare
A dispetto del nome, non sono legati al latte come alimento, ma trattandosi di batteri veri e propri, questa particolare titpologia fa ricorso al lattosio e lo trasformano in acido lattico che è essenziale per la loro sopravvivenza.
Per l’organismo umano possono svolgere una doppia funzione, la prima è inerente ad una funzione difensiva dell’apparato digerente, aumentando le difese locali del tratto intestinale contro i patogeni e stimolando la produzione di anticorpi. Al tempo stesso hanno anche una funzione di riequilibratura della flora batterica dell’intestino che in questo modo possono contribuire a conferire un effetto positivo all’intero sistema.
Ma come sceglierli e quali utilizzare?
Tra le categorie di fermenti lattici vivi si distinguono nella maggior parte dei casi due tipologie, i Lactobacillus ed i Bifidobacterium, che a loro volta racchiudono gruppi “minori” maggiormente imrpontati ad effetti specifici.
In linea di massima però i Lactobacillus sono estremamente efficaci in caso di problemi intestinali come la diarrea, mentre i Bifidobacterium sono particolarmente efficaci in condizioni diverse, come colite, stitichezza e disturbi gastrointestinali.
E’ bene verificare la presenza di questi elementi sulle etichette, magari avendo l’accortenza di consultare il proprio medico per eventuali effetti collaterali.