“Non scolare la pasta nel lavandino!”: incredibile, ecco perchè

Moltissimi gesti che consideriamo assolutamente naturali in altrettanti casi sono messi in discussione, sia dalla volontà di trovare altre soluzioni ma anche per una questione di “analisi”. Ed anche gesti molto impiegati, quasi “abusati” spesso rientrano nella categoria di quelli che effettivamente non sembrano realmente rilevanti, come l’ambito di cucinare la pasta, procedimento che quasi sempre prevede l’azione di rimozione dell’acqua in eccesso con il tradizionale scolapasta, operazione che molti effettuano direttamente nel lavandino della cucina. Ma perchè è meglio non farlo?

“Non scolare la pasta nel lavandino!”: incredibile, ecco perchè

L’acqua della pasta infatti è in  primis utile per essere riutilizzata, in quanto contiene sale ed alcune “tracce” (come l’amido) della pasta stessa, che conferiscono a questo liquido.

L’acqua della pasta risulta essere un ottimo strumento per lavare le stoviglie in quanto riesce anche senza deterisivo aggiunto a funger da emolliente naturale. E’ anche un eccellente strumento per un pediluvio oppure anche per realizzare la pasta di sale, una metodologia molto impiegata per realizzare forme di ogni tipo.

Ma c’è anche un motivazione “pratica” che dovrebbe dissuadere di gettare l’acqua della pasta nel lavandino: una questione legata alla sicurezza delle tubature che sono sempre più spesso create con materiali più sicuri per la salute ma che allo stesso tempo possono “soffrire” stress termici come quelli inevitabilmente provocati dall’acqua della pasta bollente.

Per questo motivo è sempre evitare di farlo direttamente nel lavandino, a lungo termine ciò può compromettere la “salute” delle tubature che permettono poi lo scarico nelle fogne.

pasta lavandino