Salute

Mangiare miele prima di andare a dormire: cosa può accadere?

Negli ultimi anni la maggiore attenzione al contesto alimentare, in particolare a causa degli effetti del cibo “spazzatura” ha riportato in auge alimenti considerati di difficile produzione o semplicemente troppo costosi per un’ampia diffusione, il miele sicuramente rientra tra le tipologie di agenti che di recente hanno trovato una nuova applicazione nelle diete odierne. Oggi siamo soliti associare a questo dolcificante naturale, prodotto dall’operoso lavoro delle api, un contesto dolciario ma gli antichi lo consideravano anche adatto a contesti officinali e medicinali, che proprio nell’ultimo periodo sono stati riscoperti, come l’abitudine di mangiare miele prima di andare a dormire.

Come molte abitudini tradizionali però, gli effetti sembrano discordanti.

Cosa succede a mangiare miele prima di andare a dormire?

Mangiare miele prima di andare a dormire: cosa può accadere?

Il miele è stato per millenni una delle pochissime sostanze naturali dotate di potere edulcorante in senso assoluto, almeno prima dell’avvento dello zucchero di canna, che ha monopolizzato l’industria dei prodotti alimentari dall’Ottocento fino ad oggi.

Rispetto allo zucchero il miele è decisamente più costoso anche se oggi è molto più alla portata, ma è anche decisamente meno pericoloso per la salute, molti infatti lo utilizzano proprio per una migliore azione edulcorante, ma non solo: può essere utile per combattere il colesterolo alto, è adatto anche (in quantità moderate ovviamente) all’alimentazione di chi soffre di iperglicemia come i diabetici e non ha reali conseguenze sul nostro organismo. Inoltre a parità di “peso”, il miele ha un potere nutritivo e saziante molto più importante dello zucchero bianco, ed è anche meno “difficile” da gestire, essendo formalmente sviluppato da pochi elementi come il glucosio, fruttosio, saccarosio oltre ad acqua.

Consumare un po’ di miele prima di andare a dormire può scatenare lo sviluppo di un nutriente chiamato serotonina, definito l’ormone del buonumore, che in quantità non eccessive, può assolutamente essere utile per conciliare il sonno.

Non solo, il miele assunto con regolarità può favorire anche il rilascio di elementi utili per migliorare la circolazione e di evitare la pelle secca.

In particolare, per svolgere questa funzione gli esperti fanno ricorso ad una particolare forma di miele, ossia quello di tiglio, ma in senso generale le differenze tra gli effetti positivi sono limitati.

Il miele prima di dormire può essere anche assunto attraverso una tisana, come dolcificante oppure associato al caffè, al posto dello zucchero oppure assieme al latte, in questo modo sarà anche più facile far passare la fame ed evitare spuntini notturni.

Vincenzo Galletta

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