Il prezzemolo cotto diventa velenoso? Ecco la verità

Il prezzemolo è una pianta spontanea molto comune e diffusa, conosciuta in modo specifico in ambito alimentare, dove viene consumato ma anche utilizzato come rimedio officinale, in quanto dotato di numerose proprietà nutritive interessanti, oltre che facile da reperire, gli antichi romani ne facevano un utilizzo quasi assoluto anche per formare impacchi, medicamenti e decotti, anche se l’utilizzo principale come oggi resta quello alimentare. E’ infatti indispensabile in moltissimi piatti, ma viene quasi sempre consumato come “aggiunta finale”, quindi non cotto. Numerose sono le leggende anche molto antiche che sconsigliano o addirittura considerano il prezzemolo cotto come dannoso, se non velenoso.

Ma quale è la verità? Il prezzemolo va consumato esclusivamente crudo?

Ecco cosa dicono gli esperti

Prezzemolo cotto, è velenoso?

prezzemolo cotto velenoso

In quanto erba molto antica, le proprietà del prezzemolo lo hanno elevato a spezia indispensabile: le foglie sono commestibili ed adatte a tantissime preparazioni, ma sono anche utili in quanto agenti nutritivi.

I sali minerali abbondano così come le varie forme di vitamine, in modo specifico una porzione di cibo con del prezzemolo viene considerato benefico per ossa e denti. Ma anche in ambito digestivo questo vegetale può essere decisamente utile

Inoltre a parità di peso, il prezzemolo contiene circa 4 volte più ferro degli spinaci anche se questi ultimi sono generalmente associati proprio al contenuto di questo sale minerale, al punto da da diventare simbolo di un personaggio come braccio di ferro.

Ma il prezzemolo cotto fa male? La risposta non è completamente negativa in quanto un consumo eccessivo nonché costante può essere addirittura fatale anche se si parla di quantità praticamente impossibili da fronteggiare: il contenuto tossico è in quantità estremamente ridotte per essere realmente pericoloso, quindi si può considerare il prezzemolo crudo come cotto assolutamente sicuro.

La nomea del prezzemolo dannoso deriva probabilmente da una sorta di metodologia impiegata nel secondo dopoguerra: le donne erano solite private ad abortire consumando un componente estratto dalle foglie di prezzemolo che però corrisponde a qualcosa di estremamente concentrato.

Ancora oggi, anche se provoca possibili danni all’apparato digerente, alcune donne provano a portare a termine l’aborto utilizzando proprio l’olio essenziale ricavato dal prezzemolo, pratica che oltre a non garantire l’effetto sperato, può effettivamente essere qualcosa di estremamente debilitante per l’organismo.

In linea di massima il prezzemolo è sicuro anche se cotto può essere decisamente più sgradevole da mangiare rispetto alla variante cruda che resta la migliore anche perché costituisce anche quella più digeribile.

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