Mangiare limone dopo i pasti: cosa può accadere?

Il limone è un celebre e grande frutto rappresentazione della cultura mediterranea e fa parte della gran famiglia delle piante da fiore delle Rutacee. Il suo nome originario è Citrus limon ed è nativo dell’India nord-orientale.

Tale agrume giallo brillante gode di un grande e caratteristico sapore aspro dovuto alla sua ricchezza di acido citrico, prezioso elemento con tantissime peculiarità nutrizionali. Il gusto inconfondibile del limone lo fanno essere un ingrediente perfetto e fresco in bevande, dessert e pasti.

Circa tutte le parti di un limone possono essere impiegate per cucinare e smacchiare le varee aree della casa. Le vitamine, le fibre e i composti vegetali nei limoni possono donare dei grandi benefici importantissimi per la salute. La polpa, la buccia e il succo sono ricchi di vitamine che spingono l’ottimo meccanismo del sistema immunitario diminuendo così il pericolo di malattie.

Mangiare limone dopo i pasti: cosa può accadere?

Succo di limone dopo cena
La fibra alimentare diluibile nel limone sostiene una sana e regolare digestione. Tali contengono approssimativamente 31 grammi di vitamina C, che è all’incirca il doppio della misura di vitamina C indispensabile nella dieta giornaliera.

Oltre a consolidare il sistema immunitario, l’acido ascorbico se assimilato costantemente può sostenere il diminuire del rischio di ictus e patologie cardiache. Comprende anche accresciute misure di fibra alimentare, che può diminuire i fattori di rischio per le malattie cardiache calando l’LDL o il colesterolo.

Una sproporzione di colesterolo può difatti definire l’aterosclerosi, un rassodamento delle arterie all’interno del cuore che può condurre ad effetti anche catastrofici. Il limone, specialmente il succo, sebbene la sua acidità, si tramuta in sostanza alcalina nel nostro organismo e facilità, come abbiamo già detto, la digestione.

Soprattutto dopo i pasti, esso diminuisce le tossine accumulate nel tratto digerente e in questo modo stimola la funzione enzimatica. Il limone stimola anche la peristalsi intestinale e facilita in tale modo la normalità digestiva.

Bisogna però porre tanta attenzione alla misura di limone che si consuma. Ulteriormente è sempre bene rivolgersi a un medico, o interrompere la pratica di prendere il limone, quando si è in presenza di sintomi di acidità di stomaco.

Il limone non va bene per chi pena di acidità di stomaco perché aggrava i sintomi di gastrite o di reflusso gastroesofageo. Il responsabile del gusto aspro del limone, poi, è l’acido citrico. Tale sostanza non solo facilita il buon mantenimento del frutto, ma dona anche svariati benefici per il nostro organismo.

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