Il tonno fa ingrassare? Ecco la risposta dell’esperto

Grazie alle moderne tecniche di conservazione, oggi molti alimenti destinati naturalmente alla deperibilità in poco tempo possono essere consumati a distanza di mesi, se non anni, in senso assoluto grazie alla refrigerazione su più livelli ma anche all’inscatolamento. Un esempio molto frequente, quasi irrinunciabile per tantissimi italiani è il tonno in scatola, che risulta essere il prodotto di questo tipo più presente nelle dispense delle cucine nostrane, data la semplicità di utilizzo unita ad una duttilità difficilmente paragonabile. Molto si è detto e si continua a dire sulle proprietà ma anche sugli aspetti negativi del tonno in scatola, alcuni hanno anche sostenuto che può fare ingrassare.

Ma qual è la verità?

Il tonno può incidere sull’aumento di peso?

Tonno che fa ingrassare: ecco il parere del nutrizionista

tonno fa ingrassare

In linea di massima no: il tonno comune, molto presente nei mari di tutto il mondo (anche se a causa soprattutto della pesca indiscriminata, risulta essere i calo) è una importantissima fonte di proteine animali e grassi “buoni”, in particolare spiccano gli Omega-3, conosciuti anche per migliorare l’apporto metabolico degli altri alimenti ma conferisce anche un miglioramento della gestione del glucosio del sangue e riduce progressivamente la quantità di colesterolo “cattivo”, aiutando al tempo stesso l’azione di quello “buono”.

Proprio l’omega-3 può anche essere considerato un elemento in grado di aiutare l’organismo di gestire il grasso in eccesso, il compendio di vitamine e sali minerali, in particolare quelle del gruppo B, unite all’azione di iodio e fosforo.

Da non sottovalutare il potere saziante, il tonno in particolare se cotto, riesce a conferire un’azione di sazietà anche maggiore di alcune tipologie di carne.

Ma le calorie? Il tonno sostanzialmente diviso nella composizione quasi a metà tra le proteine ed i grassi, che però come detto sono sostanzialmente quelli “buoni”: il tonno fresco conta poco più di 150 calorie, quello in scatola può avvicinarsi alle 200 calorie, con una sensibile ma non eccessiva differenza tra variante all’olio o al naturale.

La differenza non è così importante in quanto ciò che incide sull’apporto calorico sono eventuali agenti conservanti, mentre un tonno di buona qualità presenta un olio sufficientemente adatto ad essere consumato.

In sostanza quindi la risposta è no, il tonno non provoca “da solo” un sensibile aumento di peso, ovviamente va inserito in un compendio di dieta sufficientemente vario ed equilibrato, ma anche la variante in scatola, pur presentando quantità a volte eccessive di conservanti, in particolar modo il sale, risulta essere consigliabile, in modo specifico in sostituzione di altri alimenti.

 

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