Il miele è da qualche anno “ritornato in auge” dopo un secolo intero, il Novecento in cui anche per dinamiche strettamente economiche, era stato in buona parte scalzato dallo zucchero ricavato dalla pianta definita proprio canna da zucchero, nella funzione di sostanza dolcificante in senso assoluto. Anche se “migliore” sotto molti punti di vista, il miele aveva e continua ad avere costi sensibilmente più elevati in linea di massima, anche risulta essere maggiormente sostenibile. Il miele è ancora oggi considerato come elemento fortemente benefico per tantissime applicazioni, anche medicinali in quanto può svolgere funzioni antibatteriche ed energizzanti, ma alcuni hanno manfiestato anche alcuni effetti collaterali, che fanno capo allo stomaco, ad esempio nella più comune forma è la gastrite, che ha come effetti l’acidità di stomaco. Ma è il miele a causare l’acidità di stomaco?
Qual è la verità?
Ecco il parere del nutrizionista.
Il miele causa acidità di stomaco? Ecco la verità
Il miele in realtà non ha tra gli effetti collaterali una forma più o meno acuta di acidità o bruciore di stomaco, come la gastrite: quest’ultima viene causata da varie forme di alimento, anche se in molti casi resta una condizione latente che può trovare una spiegazione genetica ma anche uno stile di vita non corretto.
Il miele al contrario risulta essere un “calmante” per le pareti dello stomaco, e può contrbuire a creare una vera e propria “barriera” nei confronti ell’esofago, ad esempio se è in procinto il consumo di alimenti particolarmente irritanti.
La sostanza è fondamentalmente composta da zuccheri naturali, resi tale dall’operato delle api che lo sviluppano attraverso una “trasformazione” dal nettare dei fiori o dalla melata degli stessi.
Il miele viene anche impiegato attraverso l’utilizzo di tisane per contrastare le forme non eccessivamente acute di ulcera, ma non può sostanzialmente porre particolare effetti se la gastrite è particolramente importante.
In sostanza il miele non causa acidità di stomaco, al contrario può lenire i fastidi più comuni portati da questo disturbo che è comunque molto comune, magari arcuito da alimenti o bevande particolarmente irritanti, come i cibi piccanti ma anche il caffè in quantità importanti. Tra gli effetti collaterali del miele va riscontrato piuttosto un possibile aumento di peso, anche se è molto meno “ingrassante” dello zuccheroa parità di peso, ed essendo sostanzialmente dello zucchero naturale “puro”, può causare problemi se assunto in quantità eccessive all’apparato glicemico ed incidere sullo sviluppo di carie dentali.