Allerta chinotto: ecco cosa può accadere alla nostra pressione se…

Il chinotto è il prodotto dalla grande pianta Citrus myrtifolia, rientra un’altra volta nella famiglia degli agrumi e il suo gusto è alquanto amarognolo.

Il nome chinotto si lega bene alla bevanda scura ed analcolica conseguita da un estratto dell’agrume ma l’infruttescenza si impresta anche ad altri utilizzi. Difatti è celebre nell’arte culinaria dove si impiega per la produzione di sciroppi e liquori ed è pieno di caratteristiche terapeutiche necessari per l’organismo umano.

Soprattutto al chinotto si assegnano eccezionali virtù antiossidanti ed antinfiammatorie. Il chinotto non è un prodotto che può essere mangiato o bevuto subito perché il suo sapore è alquanto amaro. Richiede di un processo di trasformazione prima di essere assaggiato. Prima di tutto va messo per un momento di tre settimane in salamoia.

Poi dev’essere spennato a mano in maniera da rimuovere lo strato sottile di buccia dove sono racchiusi gli estratti e gli aromi che sembrano essere esageratamente aspri e pungenti. Con la buccia dell’agrume e i fiori si possono conseguire infusi sia rilassanti che all’altezza a bloccare i cali di energia.

Allerta chinotto: ecco cosa può accadere alla nostra pressione se…


Il presupposto di obesità viene fuori da un più grande apporto energetico rispetto al suo spreco, traducendosi in depositi di grasso ed aumento del peso corporeo. Un indice di massa corporea maggiore di 25 predispone l’organismo al rischio di manifestazione di patologie anche di faticosa entità quali: diabete, arteriosclerosi e sintomatologia metabolica.

Studi svelano che l’aumento di peso corporeo, l’iperlipidemia e l’iperglicemia si possono diminuire grazie all’azione addestrata dai polifenoli che si trovano appunto negli agrumi. Per di più, la naringenina che si trova nel chinotto riesce a diminuire efficacemente l’adiposità e il deposito di triacilgliceroli che si trova nel tessuto adiposo.

Per tutto ciò la naringenina si può valutare un legittimo sostegno per sostenere progressi del processo infiammatorio che percuote il tessuto adiposo. Non ci sono sorgenti specifiche che affermino interazione tra l’utilizzo di chinotto e l’assunzione di farmaci o altre sostanze.

Tuttavia bisogna tener presente che gli agrumi impediscono con le molecole metabolizzate dal CYP3A4. Una classe farmaceutica alla quale fanno parte degli antidepressivi triciclici, le benzodiazepine, gli antibiotici, gli antistaminici, gli antiepilettici e gli antifungini.

Per tutto ciò si suggerisce di chiedere l’opinionedel proprio medico curante prima di prendere l’agrume e prodotti conseguiti tramite estrazione dal medesimo. Infine, importante è dosare le quantità di chinotto soprattutto per non andare incontro a possibili controindicazioni per la nostra pressione sanguigna.

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