Il prezzemolo è, come ben sappiamo, un’erba fragrante che si impiega parecchio in cucina per aromatizzare le pietanze. Oggi vedremo però se è vero che il prezzemolo cotto diviene tossico.
Tale opinione è molto diffusa. Iniziamo col dire però che tale erba aromatica racchiude ben tre potenti essenze antiossidanti, la vitamina C, i carotenoidi e il tocoferolo che, nel momento in cui sono ingerite attraverso l’assunzione di prezzemolo, sostengono l’organismo nell’ostacolare la rischiosa azione dei radicali liberi, gli aumenti imputabili dell’invecchiamento cellulare, di quello cutaneo e dell’aumento cellulare anomala, ragione della apparizione di forme tumorali nel corpo.
È ulteriormente un grande remineralizzante e un compagno delle ossa poiché comprende rilevanti sali minerali come il calcio, il ferro, il fosforo, il rame e lo zolfo. Esso sostiene il tenere lontane disfunzioni degenerative dello scheletro come l’osteoporosi, acconsente il più buono assorbimento del ferro, è antipertensivo e bilancia per bene i livelli pressori ostacolando la pressione alta.
Consolida la vescica, la rete capillare e sostiene in caso di emorragia nasale. Il prezzemolo possiede poi ottime proprietà sbiancanti e può sostenere a schiarire le chiazze della pelle e gli ematomi.
È per di più buono per facilitare la digestione dei pasti, rimuove l’alitosi e può sostenere il diminuire il dolore dato dall’otite. Esso può ulteriormente essere impiegato come antidolorifico per attenuare i dolori mestruali.
Il prezzemolo cotto è tossico? Ecco cosa dice l’esperto
Veniamo al dunque, la diffusa convinzione della tossicità, ha genesi dalla originaria pratica, presso le donne che non volevano una gravidanza sgradita, di assicurarsi l’aborto bevendo l’apiolo, un principio attivo cavato dalle foglie di prezzemolo nel momento in cui erano cotte.
L’apiolo, per diventare tossico, deve però desumere da anomale misure di prezzemolo. Per cui, in realtà, è difficilissimo rimanere intossicati da un po’ di questa erba cotta siccome che in cucina se ne impiegano misure minime.
Difatti però la relazione tra prezzemolo, gravidanza e interruzione della stessa gravidanza. Un fondo di vero lo si trova, perché il prezzemolo spinge i corrugamenti uterini. Non bisogna considerarlo come spezia all’opposto dell’olio essenziale.
Tale estratto infatti, se preso in un quantitativo sovrastante alle 10 gocce giornaliere, può originare l’aborto. Parliamo sempre però di sovrabbondanze assurdi. Infine dunque, possiamo dire che le foglie, i gambi e le radici del prezzemolo si possono mangiare senza paura sia cotti che crudi.
L’accortezza resta sempre quella di consumare prezzemolo in minuscole quantità ma c’è da dire che l’utilizzo in cucina non ne presume mai dosi elevate.