I biscotti sono carboidrati? Ecco cosa dice l’esperto di nutrizione

Il mondo moderno, specie quello occidentale nel corso del 20° secolo ha aumentato la diversificazione produttiva dei generi alimentari, e come conseguenza della globalizzazione e dell’apertura “ideale” delle frontiere, anche cibi un tempo considerati come “esotici” sono finiti per essere percepiti come “normali”, tanti altri sono finiti sotto l’occhio attento dei nutrizionisti, come i biscotti, intesi spesso come elemento da colazione o snack, anche se è difficile comprendere a fondo quanto possano fare male o bene i biscotti, essendocene in numerose tipologie. Ma i biscotti contengono caraboidrati?

Va analizzato l’apporto dei carboidrati sull’organismo, condizione che spesso è negativa.

Ma qual è la verità?

Quali carboidrati ci sono nei biscotti? Ecco la verità

biscotti carboidrati

Spesso si tende a dividere in carboidrati un’unico compendio di nutrienti, o al massimo legarli a due definizioni, generiche come “buoni” e “cattivi”, sono disposti in grandi quantità negli alimenti di origine vegetale, in particolar modo i cereali, quindi inevitabilmente finiscono per essere presenti nei vari elementi da “forno”, come il pane, la pasta ed anche i biscotti nella maggior parte dei casi.

La struttura molecolare alla base del carboidrato è composta da carbonio e acqua, in linea generale quelli meno “invasivi” anzi utili sono quelli semplici, definiti ad esempio monosaccaridi, contro i polisaccaridi che sono invece quelli complessi.

Non necessariamente quelli complessi sono il “male”, in quanto comunque ogni forma di carboidrato ha una funzione  molto specifica ed utile per garantire all’organismo una “base” di energia e struttura. E’ indubbiamente vero però che la dieta di molti è troppo ricca di carbodrati, anche per la diffusone di prodotti da forno.

I biscotti sono mediamente, considierate le tipologie più vendute in Italia, corrispondenti a prodotti dotati di carboidrati semplici al quale viene aggiunto spesso un compendio di zuccheri aggiunti, in media oggi vi è una maggiore attenzione da parte dei produttori di eliminare o quantomeno ridurre la presenza di carboidrati, che se in quantità eccessive possono influire molto anche nella gestione del glucosio, ossia gli zuccheri del sangue (per questo spesso gli alimenti troppo raffinati sono “proibiti” da parte di chi deve fare i conti con il diabete o altre malattie simili.

I biscotti con i carboidrati “migliori” sono quelli realizzati con farine poco raffinate, come quelli integrali e quelli strutturalmente non eccessivamente complessi per l’organismo: in sostanza meno ingredienti sono presenti sull’etichetta, migliore sarà l’apporto di questo elemento che al netto di numerose diete che prevedono la privazione di questa sostanza, resta molto importante.

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