Scegliere la pasta al supermercato è un avvenimento importante per milioni e milioni di italiani. Ci troviamo in un’epoca dove si trovano tanti tipi di pasta, tra cui quella integrale. Il consumo di tale pasta aumenta di anno in anno ed è per questo che è importante saper riconoscere ed individuare un vero formato di pasta integrale.
Proprio per questo oggi andremo a vedere a cosa dobbiamo stare attenti sulle etichette di questa particolare pasta. All’apparenza sembra facile individuare un prodotto integrale. In realtà la più grande parte degli alimenti in vendita nei supermercati, che hanno un’etichetta la dicitura “integrale” non sono effettivamente integrali.
Come leggere l’etichetta della pasta integrale: ecco il metodo
Bisogna avere molta attenzione prima di collocare nel carrello un prodotto integrale che sia pasta o altro. Una pasta, ma più in generale un alimento, può essere delimitato come integrale se è stato creato unicamente con farine che non hanno ricevuto processi di raffinazione.
Il processo di raffinazione assottiglia la farina lasciare senza crusca e senza germe del grano. Sfortunatamente la legge non ci aiuta. Difatti se un prodotto raffinato viene inserito con crusca o cruschello può essere in ogni caso chiamato integrale. Difatti stando alla legge n.187 del 9 febbraio 2001 una farina “può essere definita integrale nel momento in cui il tasso di ceneri è racchiuso tra 1,3 e 1,7 % della sostanza secca”.
Ciò vuol dire che un prodotto realizzato con farine raffinate in seguito arricchite con crusca può essere delimitato come integrale e rivenduto come tale perché il tasso complessivo di ceneri ossequia i parametri. Ciò perché di tutto perché una farina realmente integrale che contiene tutte le componenti del chicco tra cui il prezioso germe del grano ha tempi di mantenimento minori a differenza delle farine raffinate.
Quindi è davvero molto importante consumare prodotti effettivamente integrale, non soltanto per le loro componenti nutrizionali ma anche per il comportamento che hanno per assicurare il massimo assorbimento dei nutrienti e la migliore digeribilità. Cosa che il finto integrale all’opposto non può assicurare.
Quindi, cercate di prediligere prima di tutto prodotti biologici anche e soprattutto per quanto concerne la pasta, anche se questo da solo può non bastare. La scelta migliore sarebbe quella di cercare un vostro produttore di fiducia. In alternativa controllate bene le informazioni racchiuse in etichetta.
Verificate bene che tra gli ingredienti ci sia la farina integrale e che rappresenti una percentuale maggiore almeno al 50%. Non comperate paste che nella lista degli ingredienti hanno la dicitura “farina di…” e “crusca” o “cruschello” facendo ciò potreste non cadere nel tranello della pasta integrale.